Roversano


Guido Boschi, 21 anni. Falegname di Roversano
Il 5 maggio 1944 Geremia Colli, iscritto al PFR e milite della GNR, e un soldato tedesco che era con lui dalla sera precedente (quando i due lanciarono alcune bombe a mano nel paese senza motivo) spararono alcuni colpi di moschetto dalla finestra della casa di Colli a Roversano.
Restò colpito un soldato del battaglione M che si trovava in zona per un’operazione di polizia.
I fascisti, ritenendo che si fosse trattato di fuoco nemico, organizzarono un’immediata rappresaglia.
Nei primi interrogatori rilasciati agli inquirenti nel dopoguerra, Colli disse che i compagni del milite colpito dagli spari si recarono a casa sua e lo schiaffeggiarono e minacciarono come responsabile, ma saputo che era un milite della GNR, gli chiesero di indicare le case degli
antifascisti.
Le camice nere si recarono a casa di Guido Boschi mentre questo era in casa.
Boschi fu però visto da un altro gruppo di fascisti vicino al cimitero, individuato come renitente alla leva (pare fosse invece esonerato dal servizio militare) e ucciso.
Inoltre i fascisti picchiarono alcune persone, fermarono alcuni uomini e secondo alcuni testimoni avrebbero minacciato di incendiare il paese.
Il corpo di Boschi fu lasciato sul luogo dell’uccisione e, solo dopo l’ottenimento del permesso, fu possibile seppellirlo nel cimitero di Roversano.

Fonte: http://www.straginazifasciste.it/?page_id=38&id_strage=5010